Il carcere delle mie più vere illusioni
La depressione spontanea dei miei occhi sanguinanti quando fisso il vuoto e non capisco quale strada prendere è atroce, peggio della selva oscura azzarderei. Preferirei l'Inferno giuro, perfino l'Antinferno. Tutto ma non questo. La volontà d'animo della mia mente arriva ad un punto, poi non riesce a sorpassarlo. Come il mio amore per la sapienza, che vorrebbe superare il limite ma ciò non fa. E quindi? Il bivio di questo timore non smette di cessàre; ed io sono sempre più lontano, lontano da tutto. L'asfalto del mio camino si sta disintegrando, come il nostro Paese in questi tempi. Gli occhi miei belli ormai si spengono, per la tristezza e per la rassegnazione, in cerca di una felicità che, forse, è inesistente. Il profondo declino della mia inutile esistenza