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Visualizzazione dei post da 2012

Le confessioni di Anna Bolena

Io confesso la mia innocenza davanti a Dio. Solennemente giuro, per la dannazione della mia anima, che mai fui infedele al mio signore e marito, né mai lo offesi con il mio comportamento. Non dico di aver sempre avuto nei suoi riguardi quell'umiltà che gli dovevo, considerata la cortesia e il grande onore dimostratomi, nonché il rispetto sempre accordato, ammetto anche di aver spesso nutrito gelosia nei i suoi riguardi. Ma Dio sa e mi è testimone che non ho mai peccato contro di lui in nessun altro modo. Non dico questo nella speranza di prolungare la mia vita, Dio mi ha insegnato come morire e rafforzerà la mia fede; circa mio fratello.  E coloro che sono stati condannati ingiustamente, io avrei accettato di morire più volte per vederli liberi, ma poiché questa è la volontà del re, li accompagnerò volentieri nella morte.  Con questa certezza, che io trascorrerò la vita eterna insieme a loro, in pace.  Anna Bolena - (The Tudor)

Lo sguardo basso delle mie paure

Sarai sempre la luce della mia vita buia. Sarai sempre tutto per me. Sarai sempre la mia unica ragione di vita;   la mia ancora di salvezza   la mia protezione contro ogni male   la mia fonte di speranza   la mia anima colma di speranza. Ti amerò per sempre. Sempre.  SADNESS

Le camminate delle sere tardi

Non te ne andare. Non mi lasciare. Il film è appena incominciato ed è il tuo preferito. Alla radio fanno Madonna, tu cantavi tutto il tempo. Non ti dimenticare di me. Non mi perdonare. Al ristorante c'erano sempre gli stessi prezzi, come le scelte dei tuoi vestiti quando uscivamo. Non mi abbandonare. Non uccidermi. L'abbraccio c'era sempre, come il bacio sulle labbra. Non ci diremo mai addio. Non ce ne andremo mai. Tutto ciò che sono è il Niente se non ci sei tu. SADNESS 

Amore kamikaze

Sono il tuo Inno Nazionale. Un bacio tra il vento, l'ultimo saluto e poi nelle nuvole, come il mio cuore che si nasconde tra le costole. Dimmi che sono il tuo Inno Nazionale. Sono il tuo Inno Nazionale, perché tu che sei, sei già Mia, Amore kamikaze, Amore di fuoco, perché tu che sei tutto, sei già andata via. Dimmi che sono il tuo Inno Nazionale. Sono il tuo Inno Nazionale. con il cuore ghiacciato, le mine in testa, Mio Amore Kamikaze, tu sei la mia tempesta. Dimmi che sono il tuo Inno Nazionale. SADNESS

Il ghiaccio d'estate

Sono un malato terminale a cui hanno staccato la spina. Sono un drogato che rinuncia alla sua dose. Sono una religione senza credenti. Sono un simbolo senza significato, una parola priva di senso; sono un film senza protagonisti, una canzone senza titolo. Un libro senza copertina, una macchina senza motore. Sono il cielo notturno privo di stelle. SADNESS

Il terzo stadio dello sconforto

Sono Niente. Sono Nero. Sono Vuoto. Sono lo Zero Assoluto. Sono Niente. Sono Nero. Sono Vuoto. Sono lo Zero Assoluto. Sono Niente. Sono Nero. Sono Vuoto. Sono lo Zero Assoluto.Sono Niente. Sono Nero. Sono Vuoto. Sono lo Zero Assoluto. Sono Niente. Sono Nero. Sono Vuoto. Sono lo Zero Assoluto. Sono Niente. Sono Nero. Sono Vuoto. Sono lo Zero Assoluto. Sono Niente. Sono Nero. Sono Vuoto. Sono lo Zero Assoluto. Sono Niente. Sono Nero. Sono Vuoto. Sono lo Zero Assoluto. Sono Niente. Sono Nero. Sono Vuoto. Sono lo Zero Assoluto. Sono Niente. Sono Nero. Sono Vuoto. Sono lo Zero Assoluto. Sono Niente. Sono Nero. Sono Vuoto. Sono lo Zero Assoluto. Sono Niente. Sono Nero. Sono Vuoto. Sono lo Zero Assoluto. Sono Niente. Sono Nero. Sono Vuoto. Sono lo Zero Assoluto. Sono Niente. Sono Nero. Sono Vuoto. Sono lo Zero Assoluto. Sono Niente. Sono Nero. Sono Vuoto. Sono lo Zero Assoluto.Sono Niente. Sono Nero. Sono Vuoto. Sono lo Zero Assoluto. Sono Niente. Sono Nero. Sono Vuoto. Sono lo Zero Assoluto

Daniele Tantari presenta: 'Sadness'

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Dopo tanto, tanto, forse troppo tempo sono tornato, con una nuova raccolta. E' piena di dolore, di amore, di sofferenza, di passione, di divertimento e di addii. E' un po' l'inizio della mia fine, la decadenza del mio destino, spero vi piaccia. Naturalmente ogni testo sarà firmato 'Sadness'. Ecco alcune tracce: 1. Il terzo stadio dello sconforto 2. Il ghiaccio d'estate 3. Amore Kamikaze 4. Le camminate delle sere tardi 5. Lo sguardo basso delle mie paure Daniele Tantari

I parassiti della mia vita

Nella mia vita, tutte le persone che ho incontrato mi hanno detto che sono brutto. Mi hanno detto: Tua madre è così bella, come ha fatto a fare un figlio così brutto? , Tuo fratello è bellissimo, perché tu sei così? , Tua sorella è tanto carina, come mai tu sei così? . Io so di essere brutto, è un dato di fatto e la dimostrazione ce l'ho ogni giorno, quando mi sveglio e mi ritrovo vuoto. Pochissime mi hanno detto che ero bello , ed io l'ho sempre trattate malissimo, pensando che non era vero, che lo facevano per compassione e non perché mi volevano bene. Così mi ritrovo a diciott'anni ad essere brutto, fallito e una persona disastrosa. Mi sembra di chiamarmi Sbaglio, ed ogni cosa che faccio si chiama tale. Va tutto contro di me, e il raggiungimento della felicità rimane sempre così vago e lontano. Mai nessuno apprezza quel minimo, quel sacrificio che faccio per loro, e se lo fanno poi se ne dimenticano. Così mi ritrovo al punto di prima, nel buio totale. Non voglio la luna

I fari spenti dei nostri cuori

I fari spenti dei nostri cuori non funzionavano più, ed io non ti vedevo. Ti cercavo, tra la folla, tra la musica, nel buio, ti cercavo e non ti vedevo, oppure non volevi che io ti vedessi. Poi il fumo tra i nostri corpi, iniziò tutto a tremare, le luci si abbassarono e qualcuno fece partire la nostra canzone. Quel giorno tu eri con lui, però mi pensavi, lo so che mi pensavi, perché ti pensavo anche io. Hai alzato lo sguardo ed hai trovato i miei occhi tristi, hai iniziato a tremare e il tuo vestito beige, senza spalline, non ti poteva stare meglio. Le scarpe ti facevano male, mai quanto le tue labbra,  quando mi rivolgevano parola. La frangetta ti copriva lo sguardo cupo, con quel trucco nero che fondava in te ancora più debolezza, e poi hai iniziato a guardarti in giro. Te ne stavi lì, seduta sul divano ad aspettare, muta, con un sorriso stretto e nascosto nella tua bocca color pesca. Eppure era la nostra canzone, ed io non riuscivo a respirare. Quando ci siamo salutati, ed io ero d

Il giro del mondo della nostra vita

Hai visto, quando da piccolo ti chiedevano che cosa vuoi fare da grande? La mia risposta allora era 'Pittore'. Poi sono cresciuto e la mia risposta era: Medico, Pittore, Fotografo, Informatico, Giornalista. Adesso le cose sono cambiate, i tempi sono cambiati.  Io non so cosa voglio fare nel mio futuro, so solo che voglio fare. Il mio sogno, il mio senso della vita è quello di viaggiare. Scoprire questo mondo nascosto e pieno d'Oro. Lavorare ovunque, facendo qualsiasi tipo di lavoro, conoscere le persone e soprattutto raccontare del Mondo. Le persone, oggigiorno, sono sempre meno disinformate e le notizie  nascono e muoiono, senza nessun interesse o qualche tipo di partecipazione. Ma viaggiare e aprire nuovi orizzonti, di qualsiasi tipo, in qualsiasi parte del mondo, con uno zaino in spalla, è quello che desidero fare nella mia vita. E se non ora, quando? Se questo piano riuscisse, lo farei per tutta la vita o fino a quando riuscirei a trovare una stabilità. Ma non in It

Il vuoto di Venere e Mercurio

Vorrei che invece del sangue uscisse l'inchiostro dalle mie vene, mal tagliate, mal cucite. Se solo riuscissi a volare, preferirei morire lo giuro; sogno di disegnare l' Infinito sulla tua schiena da sempre. E' solo che non riesco più a respirare, vorrei stare al tuo fianco e amarti fino alla fine. Le ali della libertà ormai sono sparite, insieme ad esse anche il profumo che ti circondava e che ricordo quando ogni volta che ti penso. Penso, alle volte in cui ridevamo, e le nostre pelli si sfioravano facendomi venire i brividi, a quelle volte in cui eri mia.  L' universo che c'era tra i nostri sguardi, lo conoscevamo solo noi. Tra l'emozioni che provavamo c'era anche la cattiveria che provavi ogni volta che ti dicevo Io ti amo di più. Le tue labbra piccole racchiudevano speranze, dicevo, ed ora che non le tocco più mi restano solo le speranze di baciarle. Non mi resta più niente, se non quella stella sulla spalla destra; eravamo innamorati, non era colpa

KONY 2012

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KONY 2012  "Start making Kony famous today, but all of these efforts will culminate on one day; April 20th, when we cover the night. This is the day when we will meet at sundown and blanket every street in every city 'til the sun comes up. We will be smart, and we will be thorough. The rest of the world will go to bed Friday night and wake up to hundreds of thousands of posters, demanding justice on every corner." Questo video dice tutto, non ho niente d'aggiungere.

Ti preferivo come la prima volta che ti ho conosciuto

Non ti riconosco più. Ti preferisco come la prima volta che ti ho conosciuto, con i tuoi capelli castano  scuro lunghi e gli occhi pieni di gioia. C'era la felicità nel tuo cuore e tutto ti sembrava così semplice. Ti ricoprivi la testa di vestiti, gonne, tacchi e collane. Adesso indossi shorts strappati e magliette troppo larghe; i capelli sono strani e nei tuoi occhi c'è il veleno. Non ti riconosco più. Ricordo com'eri bellissima con le parigine, la gonna che si muoveva con il vento, la tua borsa di Louis Vuitton bianca e i tuoi capelli liscissimi. Mi manca, davvero molto questa persona. Forse perché è la quale con cui ho condiviso più tempo e ora che non ci frequentiamo più sei diversa. Totalmente.  E mi dispiace però, vederti così. Distrutta dalla vita e dai tuoi Genitori. L'importante è che sei felice  e non importa come tu ti vesti o come ti comporti, l'importante è che sei te stessa. Chissà, forse quando eri con me, non volevi essere così e avevi un tutt