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#1

Reali peccati realizzano sogni d'un bimbo realizzato.

Cuoricidio

Questo filo spinato mi sta circondando il cuore, piano piano le vene stanno fermando il sangue che le contiene e le spine si infilano come formiche nel tessuto così fragile; piano piano il rumore del battito svanisce e con luianche una parte di me. Fisso il vuoto. Il filo sta stringendo sempre più; il mio respiro finisce. E lentamente mi addormento.

Mi Addormento

Mi addormento lentamente, pensando al domani e a quello che mi aspetta a ciò che mi ucciderà o mi renderà depresso o a ciò che mi renderà felice, piango. Piango, perché ti ho perso. Non riesco a dormire; è finita. Ti ho lasciato per non farti soffrire, però adesso a soffrire terribilmente sono io. Mi manca il respiro se penso ai momenti inisme. Non ci riesco, non voglio stare senza di te, ormai sei diventata parte essenziale di me. Piango mentre rimembro a quelle giornate passate a fare l'amore, a ridere e a scherzare. Alle litigate, ai baci, al tuo profumo, alle carezze. A ciò che sei, ai tuoi capelli ed il tuo splendido sorrido. Penso: ho fatto una sciocchezza lasciarti. Probabilmente mi odi, preferisco farmi odiare che non parlarti più. Sono astinente da te, lo capisci? Anche se non ti dimostro tutto; Tutto io lo provo e ciò che provo è fantastico. Non abbandonarmi, non te ne andare, non tu. Quando ti vedo il mio cuore brucia, i miei occhi chiedono pietà per la tanta bellezza;

Stasera in Fiamme

Balla balla balla; diavolo, insieme a me. Mostrami dove abiti dove muori e dove uccidi. Divorami l'anima, sei un orgasmo di piacere; stasera in fiamme. Ho bisogno solo di una notte di schifo, di te massacrato nel mio cuore infranto.

E' ciò che di reale sono

E lontano ti osserva in disparte, nero come il carbone; il corvo. Arriva e ti sussurra un grido di dolore; ti vuole. Nera è gloria, nera è la vita, nera è la morte, Nero è il modo in cui morirai. Esorcizzami, o Cristo. La croce mi chiama, non farla aspettare, Spella anche questo viso, dove i chiodi hanno fatto il resto. E mentre le spine mi salutano il filo spinato mi entra sempre di più dentro le braccia. Dov'è quel fottuto laccio emostatico? Drogami di vermi, veleno. Sparami questo odio-amore nelle tue pistole di pace; urla ciò che senti e viene dalla tua testa. E' tragico il modo in cui mi tagli le dita, -ne sei capace? Ninfetamina dentro me. Ho bisogno di essa. Eroina dentro i miei neri e tristi occhi. Bestemmiando ancora mi mettono in croce, sanguinando, di ciò che amo di più. Come possono le tue urla eccitarmi così tanto?

Panico del volere

Schifo schifo schifo, merda merda merda. Il corvo mi mangia la testa, i vermi mi divorano le braccia; topi che mi aprono lo stomaco. Rido, piango e soffro: sangue sangue sangue, è questa la nuova merda. A me piace. Le lame si infilsano dentro i miei occhi e come nel teatro arriva il colpo di scena conquistando anche il serpente che mi entra in gola e divora anche quell utlimo pezzettino di carne. Nero nero nero, brucio brucio brucio. Carne spezzata, viso distrutto occhi in lacrime; pensavo di farcela: Cuore smette di battere, ragni che vivono in me, il veleno ormai è sangue. Unghie spezzate e dentro la tua pelle, lingua tagliata in due e palpebre divise. E' ciò che mi piace, ciò che di horror sono. Ti prego legami, anche quell'ultimo anello in gola e fammi godere; masochista dell'orrore. Lo amo.

Viso in Gabbia

La chiave è la Soluzione; piango in una danza di fuoco. Dov'è la fregatura? Dov'è il trucco? Perso in questo gioco, il mio viso è chiuso: in questa gabbia d'acciaio, come un pesce nella rete. Le punte della gabbia entrano dentro di me, sempre più forti e sempre il sangue scorre. Dov'è la chiave? Salvami. Non respiro più; E mentre brucio nell'acido, la mia mente si libera. Rimembro il passato: bambini squisiti, persone bellissime. Forse meritavo questa fine? Il sangue si mischia tra l'acido e il Nero e cancella la mia essenza di vergogna.

Colera d'Amore

Svela i tuoi segreti, giaci nel fosso, che io ti ho fatto. Non meriti nè questo nè perdono; riesci a descrivelo? Rosa appassita, accanto alla tua foto. Versano lacrime, loro, sono falsi. Ed ora che ne sarà da di te? Umile gioia senza cuore.

La Luce nella Notte

Sono Solo. Io, il mio corpo inutile e questi stracci di bugie. Che farne. Senza speranze ormai vivo. Si può vivere senza sogni? Se sì, come? Riesco solo a piangere; voglio uccidermi, distruggere questa maschera che mi sono creato e questo corpo in cui faccio finta di esistere. Desidero bruciare nel fuoco più ardente, affinché la mia essenza si polverizzi per sempre: voglio cancellarmi da questo foglio, cosicché gli altri possano ricominciare una nuova Pagina.

Pensando a te

Ho voglia di baciarti, mentre stiamo sdraiati sul letto ed i miei occhi ti fissano incessantemente, con tanto amore ti dico "ti amo" ed il mio respiro si fan sempre più cupo; desidero stringerti a me e sentire il battito del tuo cuore, vedere che provi tanto piacere mentre, nudi, con un profumo intenso, facciamo l'amore.

Crudele

Eppur son crudele; io che ti dico la verità. E' crudele ciò che è pensi. E' crudele la persona che sei. E' crudele il tuo amore per me. E' crudele il mio odio per te. E' crudele pensare che piangi. E' crudele vedere il fiore appassire. E' crudele vedere un Uccello che muore. E' crudele vedere cambiare il Giorno con la Notte. E' crudele vedere l'amore che cambia. E' crudele ciò che vedo. E' crudele ciò che rimpiango. E' crudele stare con te. E' crudele fare ciò che non ci piace. E' crudele questo paese. E' crudele il giallo del sole. E' crudele l'acqua salata. E' crudele come cambia il tempo. E' crudele come cambiano le persone. E' crudele la Luna che ti sfida. E' crudele la Stella che si illumina. E' crudele il criminale che ti rovina. E' crudele la vita. E' crudele la morte. E' crudele l'ingiustizia. E' crudele la falsità. E' crudele la bestemmia. E' crudele la bugia

Non hanno occhi

Non riesco a capire perché tanta gente crede che sono belle. Non hanno occhi. Mentono e sono crudeli, sono bastardi ed arroganti. Non voglio crederci. Eppure si ostinano a difenderle. Oh mio grande Odio, non esser triste: giammai che il tuo amore sarà rinnegato da colui che tanto aspetti, da colei che tanto desideri e da chi hai sempre ammirato.

Primaverile

Le sue ciocche bione si sciolgono su quel verde Inglese, mentre gli occhi addolciscono ciò che è perso. Cupa, triste la ragazza accenna una lacrima; e ne continua con altre cento. Il vestito di un bianco mai visto, si trasforma in un obbrobrio nero. E le scarpette di ceramica blu, svaniscono nella distruzione più tale. Cosa le prende? L'azzuro nei suoi occhi svanisce. Perché piange? Non ha mai trovato l'amore. Persa nei suoi ricordi grida; ormai non vuole più mangiare. Corre nei tuoi occhi; pensando che non ci sarà un domani.

Correndo nel Tempo

Scure nuvole in lontananza; ed il vento, come suo solito, inizia una danza cupa. Gli Uccelli gridano, come non hanno mai fatto e il sole pian piano si nasconde dalla vergogna. Ed io vedo te; ancora. Correndo nel Tempo non mi rendo conto di ciò che è passato: di ciò che è stato, vissuto. Di chi ho amato. Scegliendo sempre ciò che è meglio per me; voglio correre il rischio questa volta. La fisso. Mi odia? Sei fatta di marmo eppure mi metti terrore. Scrupoloso di osservo, ti supero e cado. Vortice di fuoco; è questa la fine?

Indigo Mystica

L'agonia del Fantasma. E' un martire, in questo Mondo gratuito. Piangere per la Luna; sulla Montagna di Cristallo è l'ultima Crociata. Silenzio in questo Nero Infinito. La madre della Luce è una Lince che innocua prununcia la Divina Cospirazione. Disegna il tuo Universo, salvaguardia il tuo Paradiso: è una ossessione devota.

Parlare senza Parole

Sono più felice se muoio. Non c'è niente che possa dire; smetti di chiamare, smetti di chiamare non voglio parlare più. Perché alla mia piccola piace ballare nel Buio, nell'oscurità. Come le famose sono morte, alla mia piccola piace ballare nel Buio. Tu ed Io. Balliamo. La fama fa male. Di nuovo, di nuovo: soldi tesoro. Come puoi stare senza parole?

La forbice Rossa

Non riesco più a cucire il mio cuore distrutto; nè a mettere la toppa sui ricordi, dannato filo increspato. Taglio il filo: non ha più senso. Non trovo le forbici, quelle rosse, solo con esse potrei distruggere tanto odio.

Il dolore è vero

Brucio nel fuoco. Brucio ciò che mi hai scritto, quella tua lettera in cu mi dicevi " sarà per sempre ". Brucio la tua essenza. Stravolto in lacrime. Provo odio ma ancora ti amo. E' ingiusto. Voglio chiamarti ancora Amore, voglio stringerti tra me e sentire il tuo calore. Ormai sei persa, tra il tuo cammino, i tuoi sbagli e le bugie. Bruciano le mie ali, con cui avevo toccato il cielo insieme a te. Bruciano i miei occhi che avevano provato piacere. Rifletto: il dolore è vero, non è un sogno. E' solo il fardello della mia anima che ancora una volta viene distrutto.

Vortice

Bugia dopo bugia. Amo il modo in cui mi menti. Amo il modo in cui mi dici "Ti Amo". Amo il modo in cui fuggi via da me. Pianti dopo pianti. Ho perso troppe lacrime. Ho perso troppe speranze. Preghiere dopo preghiere. Vivo d'idee, vivo di sogni. Dovrei crescere e non limitarmi in questa assurda convinzione che il presente mi aiuterà: a distruggere il passato e combattere il futuro .

Non ho niente da perdere

Non ho niente da perdere: perché vivere? Non ho niente da perdere: perché continuare a vivere? Non ho niente da perdere: perché continuare questo teatro osceno? Non ho niente da perdere: perché dobbiamo continuare a prenderci in giro? Non ho niente da perdere: che senso ha il futuro? Non ho niente da perdere nè d'amare. Scappo, fuggo da ciò che temo. Addio mia cara Vita; non ho niente da perdere.

Beth

Celestiale sorriso. Sguardo distruttivo. Viso adorabile. E' lei; il mio Amore. Ormai son tuo. Ormai son perso per le tue gesta. Baciami. Baciami ancora: sempre più dolce. Ho trovato felicità, armonia e gelosia. E intanto vado giù. Nel tuo cuore. Cado, muoio: ma almeno sono tuo. Sequenza di abbracci. Siamo nudi, sento il tuo calore e il tuo profumo. Non respiro; non riesco. Un bacio, ed è il mio ultimo respiro. Cosa c'è di più bello: vivere, amare, rubarti uno sguardo. Hai me, come io ho te. Ami, come io amo te. Ho bisogno solo di toccare ancora la tua pelle e posso finalmente morire .

La notte Decadente

Sarà la luna che oscura il pensiero, o sarà la nebbia che gelida trafigge il mio sangue caldo? Crollando pian piano, il muro ostina una danza feroce; Ma nella notte Decadente ormai non vi è più brivido, ove lo si cerca. Pioggia arrabbiata, nuvole stanche. Credo nel tuo triste viso, un domani non sereno.

Bailee

In lacrime leggo questo strazio, che mi trafigge il cuore. Che mi spezza l'animo e distrugge le mia voglia di vivere. E ancora una volta mi chiedo: perché? Gente pazza, gente stupida, gente inutile. Perché esiste. Ed io soffro tra questi graffi, ed io soffro tra queste ferite. Un urlo lancinante, però non mi sente nessuno, ed io sono sempre più solo. Ed io perdo la speranza, la speranza di un nuovo inizio. Un nuovo inizio più felice. Ed una felicità che non so dove nascerà. E tremo, e piango. Aiuto. C'è nessuno?

La Verità nelle Lacrime

E' solamente mentre piangi che scopri quanto bene vuoi a quella persona. Non c'è niente di più confortante di capire davvero chi ti ha toccato il cuore, chi ti ha veramente segnato, chi ti ha veramente amato, chi ti ha voluto bene di un bel pianto sincero e sentito.

Il Senso del Flagello

Non sono lacrime queste che scendono dal mio viso. Sono solo parole che non ti ho mai detto, ma che ho sempre desiderato dirti. Ma il mio coraggio si è sempre tirato indietro. Non è disperazione questa che ti mostro è soltanto un grido d'aiuto, aiuto che ho sempre desiderato ricevere ma che non ho mai avuto. E' per questo quindi, che mi ritrovo solo in un angolo al buio. E' per questo quindi, che tremo di solitudine. Aspra e agghiacciante come non mai, ormai scorre nelle mie vene dove il sangue è ormai perduto. Inutile una guarigione, inutile la preghiera. Il mio destino è, e sarà. Non mi importa, voglio vivere ciò che mi resta. Solitudine che uccide, che mi porta ad un bivio da tentare un suicidio, che mi porta al limite del masochismo. Non ha senso vivere, non ha senso cercare, non ha senso sperare né credere. Nulla ha senso, nemmeno pensare che il senso non ha un vero e proprio senso. Senza il quale non potremmo davvero scoprire cosa sia davvero sensato e cosa no.

Fortezze di Sale

E' finito davvero tutto, un anno di dolore inutile. Viviamo in un mondo distrutto, ed io sono sempre più sensibile. Come si può sopravvivere? senza più niente in cui credere? Come posso ormai gioire? se non c'è nessuno a cui servire? Stratagemmi di fortezze indistruttibili, occhi distrutti dal tuo male. Ormai non siamo più disponibili, troppo bianchi e simili al sale. Ed io, mi sento sempre di più bruciare, perché so che nessuno ormai mi può salvare. Cado nella più profonda depressione, sapendo che non vi è più soluzione.

Il Ricordo

Il ricordo è l'arma più potente al mondo. L'arma che in qualsiasi momento della nostra vita ci può distruggere, che ci rende inutili e impotenti di fronte a tutti: che ci dimostra che in fondo siamo tutti uguali. Proviamo emozioni, piangiamo e proviamo ad amare, quindi perché continuare a pregare in un futuro migliore quando abbiamo un ricordo? Un ricordo che ci aiuta a comprendere il passato, il futuro e soprattutto il presente. Perché quello che siamo è solo grazie alla nostra storia passata, che riviviamo ogni giorno, tramite anche quel piccolo ed infrangibile ed indistruttibile ricordo.

E' momento di andare

Momenti di solitudine: grigi, così cupi. Sono solo, triste e risiedo in un angolo al buio. Voglio te. Io non esisto senza te, sono solo un'altra stella, in questo cielo immenso. Perché è vero. Niente è mai come sembra, niente è come vorresti che fosse, niente è come te lo aspettavi. Anche quel momento che pensavi che potesse essere semplicemente meraviglioso, strepitoso si potrebbe invece, trasformare nel giorno più brutto della tua vita, un giorno che rimpiangerai sempre. Tu non sai. Viviamo la vita come capita, viviamo la vita senza pensare; cosa vuoi che sia? E lasciami andare, lasciami sbagliare e lasciami vivere. Ho bisogno di te, ora. Ma non ci sei. E' giusto? E' momento di andare, di lasciare alle spalle bugie. E' momento di andare: di vivere e di amare. E' momento di andare: ed incominciare a dire la verità. Noi siamo veri, nel bene e nel male. Commettiamo gli errori. Lo so, ma cosa vuoi che sia? un'altra via senza verso.

Pioggia di Comete

Continuità di speranze, bugie volate al vento, sorrisi sprecati e sogni irrealizzabili. E' questa l'aria che si respira in una Pioggia di Comete. Sperando che il mio desiderio s'avveri, ed io appassisco. Sperando che il mio sogno si realizzi, ed io affronto solo i dolori quotidiani. Piccolo ed aspro amore accennato, solo tu ormai ci sei. In questo mondo disperso di illusioni. Con te vivrò, cercherò: o forse sarà solo una pioggia e poi smetterà tutto? Con me. Senza ali. Vivo un mondo d'agonia, nella più terribile tempesta di menzogne.

A.

E' quando ti rivedo che mi si congela il cuore. Mi verrebbe da piangere, ma non posso. Amici per tanto tempo; troppe risate insieme. E all'improvviso? Vuoto. Profondo silenzio. Ed io rimpango. Non è giusto. Perché senza te non sono niente, ed il mio cuore continuerà a piangere solo lacrime di dolore, in tua assenza. Così, sono costretto ad esser freddo, ed il gelo nasce in me al solo tuo sguardo, e la rabbia nasce in me ogni volte che il tuo viso si presenta triste. E' ingiusto. Voglio scusarmi ancora. Ho litigato con te solo per non ferirti, ma non pensavo che in questo modo facesse più male a me, così tanto. Devo, voglio proteggerti. Ho paura a giudicarti, ho paura della tua reazione. L'immenso vuoto prosegue in me, in attesa del tuo ritorno.

Scogli

E' tra limpidi cieli, strade deserte ed immensi mari che io cerco me stesso. Voglio trovare la mia anima, iniziare a capire. Provare ad amare, provare a sorridere. Ormai non mi basta più conoscere, voglio sapere: ciò che sono veramente. Ed è in quest'ultima fredda lacrima che sento il vero dolore, la spada trafitta al cuore. Tremono emozioni, volano parole. E nel mio essere, mi perdo, scopro d'esser soltanto un uomo, privo di qualsiasi piacere terrestre.

Morendo

Danzante si solleva il mio corpo, ed io creo come un aurora intorno a me. inizio a volare, e credo di sognare. Spero che questo non sia un sogno, e se lo è non voglio risvegliarmi. Credo di essere morto, è così incredibile, le lacrime di gioia mi contornano il viso ed io rido, per la prima volta dopo tanto tempo.

Together Again?

Vivo nell'attimo che non finirà mai; il mio ultimo respiro, e per sempre nella morte. Voglio andare sotto, immaginare, e non sentire il peso del mondo. Tua stella, come te, dolce sacrificio.

Doppia faccia, doppia vita

Sbalordiscimi. Illuminami; ormai, ho due facce e non so più, quali delle due mi rappresenta davvero. Due facce, due vite. Non riesco. Ho una faccia gentile e sobria per la mia famiglia; ed una falsa, ipocrita e bastarda per i miei amici. Di rado si uniscono, e non so se è un bene o un male. Io Soffro. Voglio esser me stesso ma non posso. Candide bugie, che ormai conservo su un foglio, non mi assolveranno dai miei peccati più gravi. Stravolgimento di vite, disturbo mentale; tento il suocidio. Consapevolezza che tutto si sistemerà. E' il mio spettacolo, il mio palcoscenico, ed io sono il protagonista. E lì, il pubblico ascolta le mie dannate menzogne. Sentimenti perduti. Rosa appassita. Mare senza acqua; Vuoto.

Ascolta La Pioggia

Ascolta la pioggia, il suo battito continuo e la sua carezza sul mio viso. Chiudo gli occhi, asciugali e sorridi. Non ci saranno attimi più belli di questi; viviamoli insieme, ascoltando la pioggia. La sento. Fredda, leggera e candida si posa su di me, sull'asfalto, sulla terra. Ascolta; ascolta questa armoniosa e diabolica armonia, che inaspettatamente, ci delizia con la sua melodia.

Assurda Convinzione

Travolgenti aquile segrete, che danzanti ti sfiorano il viso e tu rimani immune da questa sconvolgente malattia. Fiumi di sangue scorrono sotto i tuoi freddi ed umidi piedi, così cerchi una via di fuga, una fonte di salvezza da questo mondo maligno. Lacrime di speranza, scivolano dal mio viso, e come spine di rose, mi trafiggono la pelle. Brucio. Ed io sono distrutto. Ed io cado a pezzi. Ed io sono rotto. Voglio rompere questo sigillo, causa di cospirazione e di odio. Vendetta d'amore , calice di anime ormai insalvabili, c'attendono uno sguardo. Colpevoli noi tutti. Giudici di Dio, increduli, ci sentiamo superiori. E siamo Dannati e Divini. Ma non bruciamo all'inferno, non urliamo, non ci riusciamo. Scappiamo, pensando sia l'unica ragione. Nido di corvi. Suicidio di Massa. Viviamo in un nido, inutile smentire. immaginazione sbiadita in una folta nebbia nera, intelligenza scappata da codarda gloria illusa, sapienza rinchiusa in uno stormo di bugie e di speranze. La danz

Bugie

Svolazzano in aria come farfalle. E deboli si lasciano penetrare. Distruggono i sogni e le speranze, e fragili ti rompono il cuore

Notte d'immenso

Svanisco nel fumo di questa bugia. Ed una pioggia continua mi taglia la strada. Ed eccole, poche e ripetute, quelle note. Che come voci, mi sussurrano, ed il gelo nasce in me. Un brivido mi accarezza la pelle, e un respiro freddo fuori-esce dalla mia secca bocca. Fisso quella finestra, alla speranza di vedere chi suona, e intanto le note aumentano, come le voci, ed un dolce coro accompagna questa melodia. Non capisco le parole, ma sono delicate; e mi accarezzano, ed io rinasco, chiudo gli occhi e il vento mi bacia. Sto morendo? Cos'è questa sensazione stupenda? Davvero pensavo di morire; dolce il suono di questa melodia mortale. (Per riuscire davvero a capire questa poesia dovreste ascoltare insieme questa canzone dal minuto 1.10 - Tarja Turunen - Oasis)

Tempesta della Cospirazione

S'infrange anche quest'ultima, spazzolata via dalla Furia. Cadono i corpi, v'assale un versetto; solo un grido, e parte un colpo. S'alza il vento ed il deserto compare; solo una figura, scura, sospira in aria. Giace ormai morto, il corpo di una rossa; Stormi di corvi scappano dal codardo, fiamme ardenti crescon con il vento. Oceani d'immenso, stravolgono; traumi di natura colpiscono l'aria, E all'improvviso, cala il gelo; tutto è fermo. Tutto è calmo.

Svanisco

Gravose stelle circospette. Lune danzanti che gelose mi fissano. Soli che s'infiltrano attraverso il vuoto. M'osserva ormai da tempo. L'immenso corpo di dei. Che puntuali colgono il mio ultimo sogno, e lo rendono ancora una volta, solo ed un inutile speranza infranta.

Sguardo

E mentre la fiamma brucia, e la candela si scioglie, io sento la paura che nasce in me. E mentre la luna mi fissa, e il gelo mi colpisce, io sento una lacrima scendere. E mentre ti guardo morente, e sento il dolore di averti perso, io penso, che ti amerò per sempre.

Ormai solo un ricordo

La mia mente si blocca E i miei occhi fissano il vuoto. Ed io tremo; solo se ascolto quella canzone. Ogni volta che ci tocchiamo. Straordinario cosa può fare una canzone. Far ninascere tutti quei ricordi, e soprattutto quelle emozioni che, se le hai vissute veramente, non ti scorderai mai più. Perché quando ami, è difficile disperdere il suo profumo, voce o immagine dalla mente. Perché quando sogno, ancora credo che tu esista. Ed io rimpango; che son stato sin troppo stupido. E ora come ora, voglio solo la tua felicità.

Dimenticati Bambino

Dimenticati bambino, di tutte le giornate passate a giocare a pallone con gli amici, di tutte le gionocchia sbucciate, e di tutte le lacrime versate per dei capricci. Dimenticati bambino, della vita fatta a giochi, dei litigi con gli amici, e della scuola troppo facile. Dimenticati bambino, di quell'amore illuso, del bacio della mamma e del rimprovero del papà. Dimenticati bambino di tutti i sorrisi che hai fatto, di tutte le volte che hai detto "Voglio diventare grande". Dimentica, perché quando ormai sarai grande rimpiangerai tutto questo, e piangerai; rimpanti e dolori saranno all'ordine del giorno. Cercare di dare un senso alla tua vita, anche se ogni giorno lo cambierà. Devi cercare di vivere, cercare di sopravvivere, perché ormai siamo diventati come pedine in un gioco, non più divertente.

Vorrei esser cieco

A volte sì, vorrei esser cieco. Per cercare di salvarmi dal dolore del mondo. Per non vedere persone morire in guerra. Per non assistere alle persone che vengono portate via dalle malattie. Per non piangere alla morte di un mio caro. Per non illudermi di tutto quello che hanno detto di fare e che poi non hanno fatto. Per non vivere nelle bugie. Per non amare e per non tradire. Per non vedere la morte.

Silenzio

Scivolano di getto lacrime di sofferenza, e nel mio silenzio una spada mi trafigge il petto distruggendo così, la mia inesorabile esistenza.

Il bacio

Un bacio; tutto ciò che posso darti. Tutto ciò che posso ricevere da te. Uno, e uno solo ogni giorno. Almeno lo voglio intenso. E di nuovo, le mie labbra toccano le tue, ed io incomincio a sentire la tua fredda e liscia pelle, così perfetta: ed io piango. Ti bacio, sulla guancia, e chiudo gli occhi. E' il momento più bello della mia giornata, baciara la tua rosea gote, che diventa ancor più bella quando ridi. Amo quando ridi, sei, unica, fantastica. Mi fai toccare il cielo con un dito quando ridi, perché mi piace renderti felice, vedere il tuo sorriso, il tuo sguardo che mi fissa, i tuoi occhi che fissano i miei; e poi, fissano giù, per l'imbarazzo. Vorrei, e quanto vorrei, sfiorarti le labbra almeno una volta. Un'unica volta mi renderebbe l'uomo più felice del mondo. Toccare quelle labbra perfette, che ogni giorno mi sussurrano un "ciao". Ed io tremo. Non posso cedere a queste tentazioni, al tuo amore. No, non posso. Non vivrei, non riuscirei di nuovo a parla

Odiami

Anche tu. Dai, perché no? Mi odiami tutti ormai, e io sì, ne sono contento. Anzi; me ne vanto. Mi piace farmi odiare, mi fa sentire felice, quindi cerco sempre di farmi odiare. E' una specie di mio gioco satanico,

Non di nuovo

No. Non di nuovo. Non ce la faccio. Non ancora. Non adesso. Fingere di stare bene quando in realtà soffri dentro. Sempre di più. Ti stai distruggendo; tu senti che non ce la fai più, ma devi cercare di vivere in qualche modo, devi cercare di convivere. E' difficile, lo so. Vivere da soli, nell oblio. Non voglio cadere di nuovo in depressione. Morire nell'anoressia. No, non credo di resistere. E' troppo dura. Voglio vivere di velicità. Invece vivo di bugie e di dolori. Aiutami. Ti prego. Almeno tu, dammi la mano. Un motivo per continuare a vivere. Almeno uno. Per continuare quest'esistenza desole e triste.

Alexia

Non riesco, davvero. Continuo: ma niente Sei l'unico mio pensiero, l'unica cosa che ho in mente. Impossibile pensare ad altro che non sia tu. Anche se distanti, non so come, riesco a sentire un emozione fantastica: io ti amo e so che il mio amore è sincero. Mai provato nulla di simile. Sei tu. Quella che mi fa ridere anche e non ne ho voglia. Quella che mi consola quando ho tutto a pezzi. Quella che mi è accanto anche se la prendo a parolacce. Incredibilmente sei tu. Ti Amo. Ancora e per sempre io spero. Non sono mai riuscito, mai come ora, a capire quanto bene ti volessi ed ora che l'ho capito, ti ho perso, e per questo mi mangio le mani. Mi dispiace: ma io, sono ancora qui, che impaziente ti aspetterò. Dovessi morire qui, ti cercherò. Mai come ora ti voglio. Almeno un abbraccio, almeno un bacio. Un tuo respiro sul mio viso. Sentire il battito del tuo cuore sul mio petto. Sentire il tuo peso sul mio corpo. Prenderti le mani e stringerti forte a me. Guardare di nuovo il tu

La Lacrima

La sola. L'unica. Lei. Così piccola. Così inesistente. E nel suo piccolo contiene rabbia: gioia, voglia di vivere, dolore, sofferenza, divertimento, tristezza, compassione, pietà e almeno un cenno di felicità . Così piccola ma così granda. E' sola: ma c'è . C'è ed è come un esercito. Forte ed aggressiva. E' lei, la mia unica e piccola lacrima, che sola scivola via dai miei occhi. Che indiscreti la guardano. Ma no, lei non ha bisogno di colpe, nè di complimenti. Lei è . E, almeno per me, esiste.

Save me

Salvami amore mio. Da questo oblio persistente. Vieni da me, ti prego, vieni da me. Non ci riesco: corri da me, mio tesoro. corri. Sotto la pioggia, che infrange ogni speranza, sento il tuo profumo. So che stai arrivando. Ma ancora non ci riesco. Salvami. Mi manca il respiro, fragile mi accascio, incrocio il tuo sguardo e sento: una speranza che sàle, facendomi respirare di nuovo. Vedo il tuo sguardo e sò che posso vivere ancora, ho una ragione. Mi alzo, chiudo gli occhi, e in lacrime: ti bacio. Lungo e umido. Il bacio che aspettavo, da così tanto che quasi morivo. Adesso mi sento più vivo che mai, e sò che questi pianti saranno serviti almeno a qualcosa.

Il Demone di Gesù

Nel suo cammino, lo ritroviamo spesso. Non si osa guardare, o pronunciare il suo nome. Come tutte le più assurde malvavicenze sappiamo che c'è, esiste, ma non possiamo vederlo o toccarlo. Non ne sappiamo neanche il nome e qui mi domando come facciamo a pronunciarlo? Si pensa e si dice che non bisogna chiamarlo Demone, anche se è quello la figura che esso rappresenta. Un demone: mai associato alla figura di Gesù, di Dio o del Paradiso stesso. Come mai lo ritroviamo nel suo cammino accanto al Cristo? Un custode? Un prigioniero? Un Santo? Cosa egli ci faceva lì. Perché. Non è ferito, e non è accusato in qualsias modo dal 33enne. Come si spiega questo fatto curioso? Che fosse adottato? Un opera di carità suppongo. Che fossero i demoni personaggi buoni e associati all'Inferno solo per il loro aspetto spaventoso? Quindi mi chiedo come noi possiamo giudicare una persona dal suo aspetto e ritenerla malvagia o tanto meno pericolosa. Non siamo Dio, nè il suo giudice. Quindi riflettiamo,

Nero Infinito

Guarda. Queste mura nere. Danno una sensazione d'infinito. Un nero infinito, che t'intrappola nel suo gioco perverso. Perciò, presta attenzione giocatore. Potresti cadere dentro, e non riuscirne mai più. Un nero infinito, che t'ipnotizza quasi, e ti fa perdere i sensi, e l'orientamento. Un nero infinito, che t'uccide pian piano. Come fosse un veleno, come fosse il diavolo. Un nero infinito, che racchiude mille, e mille segreti. Quale però, ti svelerà la strada per uscire?

L'agonia

Colpito, ormai sanguinante. Steso su un soffice e delicato letto di morte. Ormai era giunta la sua ora. Cercava di fermare la ferita, ma essa continuava ad insistere. Soffriva, urlava. Questa dannata agonia era così dolorosa da creare come una sesazione di piacere. Aveva perso i sensi. E l'unica cosa da fare, era aspettare. Lasciare che il tempo lo uccidessi una volta per tutte. Come mettere fine ai suoi dolori una volta per tutte? E' brutto vedere morire una persona: così lentamente poi. Ma nessuno tra la gente v'aveva coraggio; coraggio d'uccidere un uomo in fiamme. Così, una donna decise di affogarlo, pensando che l'acqua fosse stata una morte più dolciastra. E così fecerò, preserò l'uomo e lo gettarono nel pozzo: e morì . Ma non si accorsero che l'acqua era diventata la sua prigione, una morte ancora più dolorosa e viscida. Non lasciamo che il tempo disinfetti le nostre ferite, perché a volte può svolgere la funzione contraria, può ucciderci sempre più

Ingannatore

Eccolo che tra la folla passa, con il suo mantello nero, quasi fosse uno stemma. L'ingannatore. Così malvagio, così superficiale: regna tra la paura della gente. L'ingannatore degli sciocchi. L'ingannatore delle speranze. Ancora lui, tra la bocca della gente. E' la paura; a volte può colpire più forte delle armi. Come faremo noi, umani, a sovrastare di fronte a lui, l'innominato. Solo gli stolti gli danno un nome, fosse almeno degno del suo carico. Solo i coraggiosi cercano lo sguardo tra il suo viso vuoto e pallido. Inganna, truffa e ruba. Uomo inutile a dir poco. Come faremo noi, a vivere ancora con lui? Tra menzogne e bugie, cresceremo in un mondo finto, fatta di gente falsa e che si nasconde al primo problema o quesito. Mi chiedo ancora, come faremo noi, siamo così pochi che vogliam cambiare questa vita. Questa genta non ha bisogno di un uomo per vivere, ha bisogno di idee e di speranze. E l'uomo è l'unica persona che è incapace di dargliele. Ancora ins

Fake

Indistinguibile tra la massa. Così semplice nella sua perfezione. Sembrava quasi una bambola. Fatta per essere viste ed apprezzata. Peccato fosse finta.

Appena nato

Appena nato. Già sei destinato: Prediscelto. Educato. Servito. Appena nato. Sai ciò che vuoi: Pretendi Ordini Conquisti. Appena nato. Ami chi sposerai: Vivrai. Insegnerai. Educherai. Appena nato. Avrai vissuto e: Lotterai. Piangerai. Morirai.

Plastic Doll

Io morirei per te: mio amore. Io mentirei per te: mio amore. Io ruberei per te: mio amore. Negli occhi tuoi, risplendo. Occhi vuoti, che guardano ovunque. Ti sistemi, tu mia cara, il tuo vestito impolverito, dove lacrime e lacrime sono state versate in passato. Bòccoli d'oro, perfetti, legati da un laccio rosso, in tinta con il tuo vestito color crèmesi. Ed infine, le mie ultime geste, vanno per le tue scarpe color avorio. Così piccola e già così bella: mia cara bambola di plastica. Rimembra ancora, i bei momenti passati insieme. Almeno tu, per me ci sei sempre stata.

Occhi bruciati

Puzza di bruciato, sento il calore sulle mie mani. Mi sto sentendo male. Lo sento che cadrò. Gli occhi pian piano, si chiudono. Ed inizio a tossire. Tutto in un attimo. Tutto s'incendia. Lentamente il fuoco inizia ad avvolgermi. Ed io, lì immune, grido. Non possono sentirmi, non so come. Cerco inutilmente di liberarmi da questo abbraccio violento, ma niente. Mi avvolge, fino ad uccidermi. Apro gli occhi e mi accorgo che: era solo un sogno .

Vetri

Cadono i vetri, in mille pezzi. Ogni pezzo è una persona, una persona che muore. Muore, ovunque nel nostro mondo. Un mondo che cade, ormai rovinato da noi. Noi che siamo gli artefici della nostra vita infranta. Una vita piena di dolore e di piaceri, costretti a sopportare. Costretti a vivere l'attimo come se fosse l'ultimo. L'ultimo di una lista infinita di persona che come me cercano. Cercano sè stessi, ma non si trovano. Trovare il proprio amore, o almeno uno spazio nella società Una società sinistra e rigida, che cade ad uno scandalo Scandalo di sesso, di gente stufa del proprio presente. Presente: un presente che almeno loro hanno, ma nel mondo ci sono persone che possono pensare solo ad un presente perché non sanno se avranno un futuro.

Cogli l'attimo

Cogli l'attimo, mentre lei se ne va, prendile la mano e chidile, se almeno una volta ti ha amato davvero. Cogli l'attimo, e rifletti. Non piangerti addosso, e non credere di esse tu l'errore. Cogli l'attimo, e scusati, anche se non è tua la colpa, perché oggi come oggi bisogna essere uniti quasi come fratelli. Cogli l'attimo, e fai almeno una volta un gesto nobile e gentile. Cogli l'attimo, impara ad amare, prima di dirlo per la prima volta. Cogli l'attimo, non aspettare che sia lui a cercare te. Cogli l'attimo, perché potrebbe essere l'ultimo della tua vita. Cogli l'attimo, anche se sei ad un soffio dalla morte.

Grido

Grido. Mentre urlo piango. E rido, mentre muoio.

Lui

Ti ho conosciuto quasi per caso. Però ringrazio davvero tanto quel caso che ci ha fatto conoscere. Non solo perché sei una persona simpatica e molto decisa, ma anche perché hai un carattere -per quanto può sembrare- forte, sicuro: hai la grinta per conquistare il mondo, per rivoluzionare questo paese ormai caduto nell'oblio. Sei tu; a soli 15 anni già vuoi cambiare tutto, la mentalità ristretta delle persone, e la loro convinzione spacciata. Sono contento di aver conosciuto così, perché uno conoscendoti può pensare: "Wow, per avere tanta determinazione deve essere stato cresciuto in un tipo di modo". Ed è qui che la gente sbaglia, non sa la realtà. Non saquello che c'è, quello che ha passato lui, perché è troppo presa a guardare il suo abbigliamento, ed i suoi capelli eccentrici. Perché la gente è chiusa e una qualsiasi diversità la uccide.

Erilainen merkitys

Tiedän, että en ymmärrä, mutta ei ole niin tärkeää. Jokainen voi tulkita eri kielilläsama merkitys, mutta merkityson aina erilainen kaikille

Esse

Sinuosamente s'assecondano saltellando sul sale, sue serve servitrici stanno sedute servite e supposte. Sarà il solito sugo scaduto? Sicuro saluto sul sidrio sdraiato e tampato.

Giocando

Ti ho cresciuta ed eri una fanciulla: bionda, delicata, dolce e sensibile . Dalla porta ti guardo, cosa sei diventata. A fiumi le lacrime mi scorrono, chiedendomi ancora una volta, dove ho sbagliato. Qual'è stato, il mio errore nella tua vita. Dannata sia la mia anima. Cosa ho fatto: rovinare il futuro del mio pargolo e per cosa? Per saziare la mia voglia infantile, per divertirmi e per non pensare. Adesso, però, voglio ricostruire il puzzle che non ho terminato.

Ho ucciso un uomo

Ho ucciso un uomo, ed ho ancora il suo sangue tra le mie mani. Perplesso guardo ciò che ho fatto, cercando di non prendermi dal panico. Lo fisso ancora. Non mi capacito dell'azione compiuta. E nell'aria vi è solo il mio respiro. In fretta mi lavo le mani, ma il sangue non se ne va. Non so perché l'ho fatto, ma so che quell'uomo meritava di morire. Era un pedofilo: penso che persone come lui dovrebbero fare la stessa e gelida fine.

Burattinaio

Tra le fiamme ardenti giace ancora il corpo del burattino. Bruciato per le sue bugie, condannato alla morte eterna. Quel burattinaio, quel killer di anime: vive ancora, e tu no. Ingiustizia. Come posso restituirti almeno un tuo ultimo piacere? Uccidendolo. Non pianger ancora, non ce ne è più bisogno ormai, la sua discesa sta per arrivare, come tutti nel resto. Giammai per te. Mio povero amico.

Non me lo aspettavo

Sapevo d'esser morto. Così, dopo una lunga strada, arrivai ad un cancello dove vi era un cartello: "PARADISO". Esultai all'inizio, perché non sapevo cosa mi stava per aspettare. Entrai, di corsa pure, e vidi una folla. Ero contento, finalmente un contatto umano! Avanzai in mezzo alla folla, ma sembravano non vedermi: mi erano del tutto indifferenti. Cibo, invitati eleganti, una festa subito pensai. Poi vidi un uomo molto robusto e alto, con la barba, il grembiule, un vestito molto strano, che aveva un vassoio con delle strane pietanze. Così, gli chiesi subito chi era, e lui rispose che era un cameriere. Subito dopo gli chiesi cos'era quel cibo che stava servendo e lui subito rispose che erano tramezzini. Non volevo essere così indiscreto da chiedergli come si chiamava, ma sembrava l'unico che potesse guardarmi. Presi coraggio e gli posi la domanda. Dio rispose. Io non sapevo se scherzava o se faceva sul serio, gliela feci più volte e sempre quella risposta mi

Il Cielo che Cade

Alzo gli occhi, e da lontano vedo quella scia bianca, che indiscreta distrugge e sporca il cielo. Cosa sarà mai? Quel fumo così geomtricamente perfetto che rozzo si infiltra nell'azzurro. Sarà un framento di Cielo che cade. Un altro. Ogni giorno ne cade un pezzetto: sò che finiremo come gli Angeli: senza cielo, senza fede e senza speranza. Finiamo questa disgrazia, vi prego, almeno la notte potremmo camminare di nuovo nel cielo. Con le persone che amiamo.

La Tortura del Poeta

Sotto la maschera del giullare, si cela, ormai svanito, il testo originario. Porgimi ti prego, il segreto passato, o innocenti ne subiranno. Nella triste stanza lontano dalla folla, si scruta da lotano l'ombra d'un uomo. Si dice che fosse il poeta, e che racchiude in se, la Tortura. Mai nessuno ha preso carico d'entrarvi: paura. Come può un poeta far paura? Eppure ci riesce e con grande maestria. Non è un malvagio, non è un assassino. Ma chi è veramente? L'uomo da mille nomi. L'uomo da mille volti. C'è chi dice che è morto. Ma io non gli credo. E' lì, immobile che fissa il foglio. E scrive. Per la sua Tortura, ci sono teste e teste, ma nessuno ormai, lo vede più. Dissolto, tra mille pergamene, tra inchiostro e vecchiaia, il poeta è morto. E quando finalmente la sagoma svanirà sapremo davvero chi egli fosse. O chi sarà.

Emily's Secrets

I Segreti di Emily (The Emily's Secrets) Fredda e silenziosa se ne stava rannicchiata: Emily. Nella sua immensa camera dal letto, tutta contornata d'oro, e dei tessuti più pregiati, piangeva. Disperata. Voleva una vita serena. Così piccola, e già viziata. Futura Principessa di Londra, Emily all'età di 8 anni iniziava già ad avere delle crisi, a causa della perdita della sua genitrice. Il padre, sempre preso dagli affari e dalle guerre, le prestva poche attenzioni, e le poche che le dedicava non servivano. Emily voleva affetto, e lo cercava da coloro a cui teneva di più, ovvero: suo padre, il Re, e la sua tata. Quest'ultima presente in ogni attimo dalla nascita della piccola bambina, è stata quasi come una madre. All'età di 10 anni, fù costretta a trasferirsi ad Edinburgo, in un Castello grandissimo. La giovine, naturalmente era tormentata e rattristita dall'idea di cambiare casa, però quando all'arrivo al castello, vide un labirinto lontano, diventò più sola

So' felice d'esse Romano

So' felice d'esse romano, de svejamme co sta Roma bella, anche se avvorte, la odio npo' troppo, me regala emozioni, gioia anche cor solo rotto. So rozzo osò: ma che ce posso fa? Sta Roma zozza, è vita mia ormai, e nme ne andrei mai, manco se me pagassero oro! Pe' frasche m'avvento, al pincio ce piscio. 'ndo vedo er colosseo, bello e maestoso, me pìa a batte er core, pecché so' d'esse romano. So' felice d'esse romano, de sta'combatte co le guardie, che nc'hanno ncazzo da fa che rompe li cojoni. d'annà ingiro e vedè ste belle pupe, bone, sane e genuine: e ceo credo! so romane! de nascita e de seno. So' felice d'esse romano, pecché ce sta a gente che t'aiuta. pecché ce sta a storia der monno. Tutto è nato da qua, e pur'io. Quinni, so romano e me ne vanto!!!

Come mi sento?

Difficile da scrivere, più facile da spiegare. Sento che posso raggiungere qualsiasi cosa, se la desidero davvero. Non voglio fermarmi, voglio correre il rischio, voglio buttarmi almeno una volta. Sento che muoio, muoio dentro di me. Lentamente. Sento la tua voce, che in continuazione mi ripete ti amo , per fortuna è una bella sinfonia. Sento il cuore battere a raffica, sò che presto saprò finalmente essere felice. Sento questa musica, che dolcemente si infiltra dentro di me, e mi cambia la vita. Sento quest'odore, odore di speranza e voglia di andare avanti: almeno ci voglio provare.

Cosa ne dici

Cosa ne dici? Stella mia lontana, partiamo insieme, per un viaggio senza meta e senza ritorno. Non aspettare, cogli l'attimo, che ne dici? Staremo insieme per sempre, almeno così dicono. Ti amo mia Cadente, e continuerò, lo sento. E' vero, il nostro, vero amore. Camminiamo insieme su questo immenso, e finché reggeremo non smetteremo di vivere. A male che vada, avremmo vissuto.

Sei

Sei solo un'altra pedina, che si aggiunge al mio satanico gioco. Prova a giocare e chissà, forse non sapevi, che già stavi partecipando. Non barare. Con me è inutile e lo sai. Non essere furbo, perché la furbizia si basa sulla stupidità degli altri. E di certo io non sono stupido. Sarò santo, ma non stupido. Giacché uno scacco matto ti metterà al tappeto.

Citazioni

Se offendi i tuoi pilastri, offendi te stesso. Non parlare di fame nel mondo, se hai i vesiti addosso.

Lacrima di Pioggia

Seduto in macchina, il mio sguardo è rivolto verso il finestrino opaco. Con il dito, incomincio a scrivere. Mi piace sentire il mio caldo dito, rinfrescarsi al tocco del finestrino. Mi piace scrivere sul vetro opaco. Mentre ascolto la musica e capita proprio la mia canzone preferita, amo farmi i film mentali, e quando piove, adoro emozionarmi, piangere addirituttura, e pensare che le mie lacrime sono causa della pioggia incessante. Quando sono al letto, è favoloso pensare a te, e a quanto sei bella e magnifica. A quanto mi rendi felice ogni giorno che passa, e ogni giorno scoprire una parte di te che mi affascina o mi delude. E pensare che ti amo.

Ara e Deledio ATTO III

ARA e DELEDIO condotti Verso l' Óstidio ATTO TERZO Óstidio: luogo dove non vi si arriva con nessuno mezzo, è esso che cerca le persone da farvi venire al suo interno. Un posto davvero macabro, gotico direi, dove i coraggiosi non v'entrano, dove Dio è servo di sè stesso, dove siamo tutti peccatori. Dopo essersi persi nel bosco, i due amanti si ritrovano in un luogo a loro sconosciuto, molto cupo e triste. Presi dal panico i due cercano d'uscire, ma incontrano degli imprevisti. ARA: Ma dove siamo diretti mio caro? Questo posto sembra ai miei occhi, sconosciuto. In tutto il regno non ho mai visto, questo specie di santuario, così cupo e macambro, sembra quasi un inferno abbandonato. DELEDIO: O, amore non siamo diretti, credo proprio che siamo giunti. Non so davvero, cosa esso sia: ma ha l'aria del pericolo, me lo sento. Spero solo che si possa uscire. Ho davvero paura, soprattutto per la tua salute. ARA: Tesoro, non preoccuparti per me, apprezzo lo stesso il pensierro.

Ara e Deledio ATTO II

DELEDIO Soliloquio ATTO SECON DO Strada che porta alla città Dopo la nottata passata insieme, il giovine si avventa di notte, per le strade che lo condurranno a casa, e si immerge in un soliloquio. DELEDIO: Oh, cara luna, di che cosa parli tanto? Vuoi dire che non è stato fantastico quel che poco fa è successo? Fantastico è dire poco. Sei solo gelosa perché non trovi amore lassù, e invece io l'ho trovato. Potresti almeno essere contenta per me, no? Allora fai un sorriso e non mostrare sempre la stessa faccia triste; senò dopo, divento triste anche io. Hai deciso proprio di non parlarmi eh? Perché oggi ce l'hai tanto con me? Ho passato una serata straordinaria e l'unica cosa che fai è stare lì ferma, immobile zitta, come se fossi finta, ok ho capito non vuoi parlare. Ti accontento. ( si azzittì per un po', e subito dopo ricominciò...) No! perché proprio non ti capisco! questo tuo atteggiamento verso i miei confronti, prima decidi di accompagnarmi a casa in questa fredd

Dolce Dolore

Dolcemente sento la tua mano sulla mia spalla, e con forza le tue unghie entrano nella mia pelle, un dolore così forte da provare piacere, una striscia di sangue sulla mia spalla così lieve e sottile. Ti appoggi, come se fossi stanca, invece cerchi vendetta, così continui, e come un soffio mi mordi sul collo. Che fantastica sensazione, ancora sentire il freddo sangue scorrere sul mio corpo, quasi eccitante, mai come l'ultimo, ed incessante mordo sulle labbra. Irresistibile. Favoloso. Ancora ti prego, fammi vivere di nuovo.

Sfacciata

Segregata in questa prigione invisibile, a chilometri e chilometri da te, io desidero te. Amore mio, non voglio lasciarti, non voglio. Non immagino una vita senza di te: Giulia. Tra le bianche lenzuole del mio letto, mi agito, grido e piango disperata. Voglio te. Ti voglio. Un ansia, un angoscia una voglia di spaccare tutto mi sta crescendo dentro. Non ce la faccio. Voglio uscire da qua. Voglio vivere, e vivere con te. Per sempre stare abbracciata insieme a te, e baciarti come non ho mai fatto con nessun'altra, ed accarezzare i tuoi capelli, e stringerti a me, sentiro il tuo profumo, che mi eccita e che mi fa sentire viva. Amo te, e nessun'altra. nota : mi sono messo nei panni di una mia amica per scrivere queste poche righe che rappresentano le sue emozioni.

Teatro delle Tragedie

E così si aprii il rosso sipario. Le luci si accesero, e incominciarono a fissare lui: il protagonista della tragedia. Iniziò con un soliloquio. E finì in lacrime. Cosa sarà successo? Il balbettante uomo del palcoscenico incominciò ad insultarlo, e l'uomo si offese. Il quale era un uomo molto sensibile. Amante della tristezza, se ne stava giorni e giorni a piangere ed a rimembrare ricordi ormai passati, i quali hanno segnato la sua breve vita. Già, iniziò a piangere davanti a tutto il pubblico, che un po' stranito lo fissava, non capiva se era reale, o faceva parte del copione. Il protagonista, ormai stufo, decise di compiere un atto che voleva fare da molto tempo: togliersi la vita. Che gesto inutile io credo. Ma, così fece. Prese la fune che serviva ad aprire le tende rosse, e se le legò al collo. Andò poi, sui tenteggi del teatro, e si gettò tra il traumatizzato pubblico. Ormai consapevole. Dire che l'uomo si è medisimato nella parte forse è troppo poco. Dire che si è s

Ara e Deledio ATTO I

Dialogo tra Ara e Deledio Anno: 1500/1580 Descrizioni dei personaggi: ARA: Giovine ragazza, borghese. Triste della sua Perfetta vita, vuole scoprire nuove emozioni, però si lascia troppo alle tentazioni. DELEDIO: Ragazzo di media-borghesia, vive solo con la madre, perché il padre gli è stato ucciso dalla famiglia di ARA. ATTO PRIMO Stanza ARA I due si trovano sul letto di Ara, dove hanno fatto per la prima volta l'amore. ARA: Accarezzarti i capelli, mentre ci diamo un lungo ed intenso bacio, credo sia una cosa sublime: guardarti negli occhi, stringerti a me, sentire il tuo respiro ed il tuo cuore battere è un emozione unica. Non capisco chi vi è indifferente a tutto ciò. Invidia credo. DELEDIO: Oh cara mia, vi sono persone che non conoscono questi sentimenti, o se li conoscono, non l'hanno provati mai seriamente, mai come noi. Non pensare a chi ritiene di essere senza peccato, pensa a noi due, e alla nostra vita insieme ARA: Già, scusa Edio, hai ragione. Volevo finire di ri

Angelo Caduto

Era meravigliosa, quella luce che in alto mi fissava. Quasi come una luna, se ne stava lì, ferma ed illuminava. Un giorno però, mi accorsi che quella luce non vi era più: era spenta. Vidi un uomo a terra. Dovrei aiutarlo pensai, ma grida disperate mi dissero di non fare niente. Mi avvicinai, e scrutai del sangue e delle piume. Accorsi a quel punto, fino ad arrivare all'uomo, che uomo non era. Un angelo. Caduto. Scacciato dal paradiso per i suoi peccati. Tornato sulla terra. Passarono pochi minuti che l'angelo smise di gridare. E dopo le strazianti parole di perdono, morì. Accasciato a terra. Trafitto con una freccia d'oro, con su scritto "Safeguard to Paradise". Così si racconta.

Starless

Ogni sera, prima di addormentarmi guardo il cielo. Sono ammirato dalla quantità di stelle che vi sono su di esso; per non parlare della Luna che è difficile perfino a descriverla. Amo guardare il cielo stellato; mi da un senso d'infinito, di gioia e soprattutto mi fa pensare a chi amo. Guardare una stella e pensare che anche la persona che ami la stia guardando credo sia una cosa bellissima, e romantica. Guardo la stella e penso a te, a quanto ti desidero e a quanto ti vorrei accanto a me: più la guardo più ho una voglia irresistibile di te. Per fortuna un insieme di stelle non può valerti, non è nemmeno vicino al valore che rappresenti tu per me; sei troppo importante, ed è per questo che ti amo , e finché vi saranno le stelle a guardarmi, ti amerò per sempre. Come posso vivere senza stelle?